Valutazione del rischio climatico

Al giorno d'oggi, molte regioni in tutto il mondo devono affrontare sfide come temperature estreme, forti tempeste di vento e siccità. In molte parti del mondo, già oggi, le ondate di caldo uccidono più persone di qualsiasi altro pericolo naturale e c'è una forte tendenza all'aumento di questo fenomeno. In futuro, a causa dei cambiamenti climatici, molte aree del pianeta dovranno affrontare diverse sfide ambientali. I cambiamenti nella frequenza e nella gravità dei fenomeni meteorologici e l'alterazione delle condizioni ambientali aumenteranno i danni economici, influenzeranno la salute e metteranno addirittura in pericolo la vita di parte della popolazione globale.

Le organizzazioni devono pertanto iniziare a considerare l'impatto dei cambiamenti climatici sia nei loro piani strategici che nelle loro attività quotidiane. A causa dell'incertezza intrinseca degli scenari di cambiamento climatico, devono anticipare e gestire la loro esposizione ai rischi legati al clima. Già oggi, alle grandi aziende viene chiesto di valutare il rischio climatico nelle loro sedi centrali e in quelle che hanno un'importanza significativa per le vendite. In alcuni Paesi, per esempio nell'UE, tali valutazioni del rischio diventeranno obbligatorie a partire dal 2023. Si prevede che questa richiesta aumenti in futuro a causa dei cambiamenti climatici in atto e dei benefici economici di azioni preventive come la mitigazione o l'adattamento.

Reports

meteoblue è una delle prime aziende a offrire rapporti di valutazione del rischio climatico specifici per ogni luogo, per valutare il potenziale rischio futuro legato al cambiamento climatico sulla base di modelli scientifici, in un formato di facile comprensione e a prezzi molto convenienti, per rendere tali valutazioni immediatamente disponibili a tutti i clienti. 

meteoblue distingue tra un "CDP Reports" che copre tre diverse dimensioni climatiche, ovvero lo stress da calore, le inondazioni e gli incendi boschivi, e un "EU Taxonomy Report" che copre 30 dimensioni climatiche per le categorie temperatura, acqua, vento e massa solida. 

Per maggiori informazioni sui nostri due pacchetti, visitate i seguenti link:

CDP Report

Questo report si basa sui requisiti del rapporto CDP e sullo scenario di emissione IPCC peggiore: RCP8.5.

EU-Taxonomy Report

Il report si basa sui requisiti del rapporto di tassonomia dell'UE, includendo tutti e quattro gli scenari di emissione IPCC e analizzando le incertezze.

Fonti dei dati

I rapporti sul rischio climatico sono disponibili per località del mondo e si basano sui dati ufficiali dei modelli climatici dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), post-processati con modelli speciali sviluppati da meteoblue. Poiché i dati dell'IPCC non risolvono completamente la variabilità interannuale di variabili specifiche, combiniamo i suoi dati con il modello di previsione di 43 anni della rianalisi ERA5 del Centro europeo per le previsioni a medio raggio (ECMWF). In questo modo, aggiungiamo la variabilità del periodo di riferimento al clima attuale e futuro.

Variabili proxy come "rischio di incendi boschivi", "rischio di inondazioni" e altre sono valutate utilizzando informazioni locali dettagliate recuperate da altri set di dati esterni. Per le dimensioni climatiche la cui incertezza è troppo elevata e non è possibile fare affermazioni precise sull'evoluzione futura, vengono fornite descrizioni generali del rischio.